Per affrontare al meglio le torride giornate estive, non c’è niente di più rinfrescante di un bel bagno in piscina. Chi ha la fortuna di installare una piscina in giardino o si trova alle prese con il riempimento della vasca ad inizio stagione, si pone spesso una domanda: meglio optare per una piscina con acqua salata o per una tradizionale con il cloro? In questo articolo esploreremo dettagliatamente i benefici e le criticità di entrambe le tipologie per aiutare gli utenti a compiere una scelta attenta e consapevole in base alle proprie esigenze.

  • Come funziona una piscina con acqua salata
  • Come avviene l’igienizzazione dell’acqua della piscina con il sale
  • I vantaggi di una piscina con acqua salata
  • I contro di una piscina con acqua salata

Come funziona una piscina con acqua salata

Il cloro è l’agente chimico più impiegato nella disinfezione dell’acqua della piscina. Tuttavia, una valida alternativa al cloro per garantire un’acqua pulita e sicura per la balneazione prevede l’utilizzo del sale, che viene disciolto nella piscina con un dosaggio di circa 4 g per ogni litro di acqua. Grazie al clorinatore applicato all’impianto idraulico e a un processo di elettrolisi, è possibile immettere nella piscina acqua contenente cloro naturale e ipoclorito di sodio, che igienizzano la piscina in maniera costante.

Alla base di tutto questo c’è un processo chimico noto come elettrolisi, attraverso il quale le molecole di cloruro di sodio, ovvero il comune sale da cucina, vengono scomposte in due ioni caricati elettricamente: uno ione di cloro negativo e uno ione di sodio positivo. Una volta scomposti, gli ioni sono liberi di creare nuovi legami chimici o di rimanere separati, in base a una serie di fattori esogeni come il pH della soluzione, il movimento dell’acqua e molti altri. Se gli ioni rimangono liberi, si verifica la formazione di cloro (Cl2) e soda caustica (NaOH), con il cloro che avrà una funzione disinfettante, mentre se gli ioni si combinano tra loro si ottiene l’ipoclorito di sodio puro (NaClO), con un’analoga azione igienizzante.

Come avviene l’igienizzazione dell’acqua della piscina con il sale

La sterilizzazione attraverso il sale può essere utilizzata in ogni tipo di piscina: sia nelle piscine interrate, sia in quelle fuori terra.

Nelle piscine fuori terra, sarà necessario aggiungere il sale all’interno dell’acqua della piscina, che sarà poi trasformato dal clorinatore posto all’esterno dell’impianto, normalmente impiegato per il trattamento dell’acqua. In seguito all’ossidazione elettrolitica del sale, l’acqua igienizzata viene immessa all’interno della piscina e avviene così il processo di purificazione. 

Se si possiede invece una piscina interrata, senza grossi lavori di adattamento dell’impianto basterà installare uno sterilizzatore a sale. Al suo interno l’acqua della piscina passa attraverso gli elettrodi della centralina che trasformano il sale in cloro naturale e ipoclorito di sodio, immettendo nella piscina l’acqua disinfettata e trattata.

Il sale per la piscina è facilmente reperibile in commercio sotto forma di pastiglie o sfuso all’interno di sacchi. Una volta acquistato, basterà aggiungerlo all’acqua della piscina in piccole quantità e, grazie all’elettrolisi, si otterrà quindi l’ipoclorito di sodio, lo stesso agente disinfettante presente nel cloro

I vantaggi di una piscina con acqua salata

Sono numerosi i vantaggi dell’utilizzo del sale al posto del cloro per igienizzare l’acqua della piscina:

  • Salute della pelle e degli occhi: le piscine con acqua salata sono note per essere più delicate sulla pelle e sugli occhi rispetto alle piscine trattate con cloro. Il sale, in concentrazioni moderate, può avere un effetto benefico, riducendo l'irritazione cutanea e oculare che può insorgere dopo un’esposizione prolungata al cloro;
  • Riduzione degli odori sgradevoli: il cloro è noto per il suo odore pungente, spesso percepito in piscine pubbliche e private. L'acqua salata, invece, produce un odore molto meno intenso, rendendo l'esperienza del nuoto più piacevole;
  • Riduzione dell’uso di prodotti chimici: scegliendo di utilizzare il sale per la disinfezione dell’acqua della piscina, si riduce notevolmente il ricorso a prodotti chimici, con una conseguente riduzione dei costi e delle attività di manutenzione. Inoltre, si abbatte il rischio legato al sovradosaggio dei prodotti chimici;
  • Acqua pulita e igienizzata più facilmente: come si è visto, le piscine ad acqua salata utilizzano un processo di elettrolisi per produrre il cloro necessario a mantenere l'acqua pulita. Questo processo è continuo e naturale, richiedendo meno interventi manuali e riducendo la necessità di aggiungere sostanze chimiche supplementari.

I contro di una piscina con acqua salata

A fronte degli svariati vantaggi di una piscina ad acqua salata, fanno da contraltare alcuni svantaggi rispetto a una piscina tradizionale igienizzata tramite l’aggiunta di cloro. Ecco alcuni contro delle piscine con acqua salata:

  • Spesa iniziale elevata: l'installazione di un sistema di igienizzazione a base di sale è generalmente più costosa rispetto a una piscina tradizionale con cloro. Questo investimento iniziale può rappresentare un ostacolo per chi ha un budget limitato, anche se i benefici a lungo termine sono considerevoli;
  • Corrosione: l'acqua salata possiede un elevato potere corrosivo, soprattutto per le componenti in metallo della piscina. Questo può portare a costi di manutenzione aggiuntivi e alla necessità di utilizzare materiali specifici resistenti alla corrosione;
  • Manutenzione del clorinatore: anche se meno frequente, la manutenzione del sistema di elettrolisi è cruciale. I generatori di cloro salino richiedono pulizia e monitoraggio regolari per garantire un funzionamento ottimale; la cellula del clorinatore andrebbe infatti pulita una o due volte a stagione, senza esagerare perché altrimenti si otterrebbe l’effetto contrario. Inoltre, il tenore di sale della piscina deve essere mantenuto a livelli sempre costanti, mentre i livelli di calcio e calcare dovrebbero essere mantenuti al minimo.
  • Monitoraggio del livello del pH: le piscine ad acqua salata tendono a raggiungere livelli di pH piuttosto alti, pertanto, si rende necessario l’utilizzo di un riduttore di pH per scongiurare problemi di corrosione sia dell’impianto che della piscina. Il controllo del pH deve essere svolto ogni qualvolta si verifica un temporale o uno svuotamento parziale dell’acqua.

La scelta tra una piscina con acqua salata e una con cloro dipende da molteplici fattori, tra cui il budget a disposizione e le preferenze personali. Le piscine con acqua salata offrono benefici significativi in termini di salute e manutenzione a lungo termine, ma richiedono un investimento iniziale maggiore e una gestione attenta per evitare problemi di corrosione delle componenti della piscina. D'altro canto, il processo di igienizzazione tramite cloro è più economico e offre un ottimo risultato, ma può causare irritazioni alla pelle e agli occhi in soggetti particolarmente sensibili.

Oltre a scegliere il processo di igienizzazione più adatto alle proprie esigenze, chi possiede una piscina deve prestare attenzione alla cura e alla manutenzione della vasca. L’acqua della piscina deve essere costantemente monitorata, controllando i livelli del pH ed eseguendo un'attenta pulizia per garantire un’esperienza piacevole e rilassante a tutti i bagnanti. A facilitare le attività di manutenzione ci sono, però, le coperture per piscina di Abritaly, che aiutano a proteggere la piscina dall’accumulo di sporco e detriti, riducendo così la necessità di aggiungere prodotti chimici per il trattamento dell’acqua, nonché a ridurne l’evaporazione. Affidati ai professionisti di Abritaly per scegliere la copertura per piscina perfetta in base alle tue esigenze tra un’ampia gamma di modelli e finiture.