Mantenere il pH della piscina entro i livelli ottimali è essenziale per garantire un'acqua salubre e sicura per i bagnanti. Un pH equilibrato evita infatti irritazioni cutanee e oculari, migliora l'efficacia degli agenti disinfettanti e protegge l’integrità delle attrezzature e delle superfici della piscina. In questo articolo esploreremo i metodi efficaci per controllare il pH della piscina, fornendo una guida pratica e chiara.
- Come controllare il pH della piscina
- Come regolare il pH della piscina
- La frequenza del controllo del pH della piscina
Come controllare il ph della piscina
Si sente spesso parlare del ph della piscina come un parametro fondamentale per assicurare ai bagnanti un’esperienza sicura e piacevole, ma non tutti conoscono esattamente come misurare il ph della piscina e perché questa procedura è così importante. Innanzitutto va detto che il pH è il valore che indica la concentrazione degli ioni di idrogeno presenti all’interno di una soluzione: quando si tratta di una piscina, tale parametro deve essere compreso tra 7.2 e 7.6 in una scala che va da 1 a 14. Al fine di mantenere i valori del pH della piscina all’interno di questo range, è fondamentale eseguire un controllo periodico del pH.
Ecco i metodi di controllo del pH più efficaci:
- Cartina tornasole: facile da usare ed estremamente economica, la cartina tornasole cambia colore una volta immersa nell’acqua della piscina. In base alla legenda colori fornita, indicherà se il valore del pH rientra nel range stabilito o meno;
- Kit di test liquidi: offrono una misurazione più precisa rispetto alle strisce. Si aggiunge un reagente all'acqua prelevata dalla piscina e si confronta il colore risultante con una scala di riferimento. Il kit è composto da flaconi e provette appositamente realizzati per misurare il pH;
- Misuratori digitali del pH: sono i più precisi e facili da leggere, permettono di misurare istantaneamente i valori del pH, rappresentando un metodo veloce ed efficace;
- Regolatori automatici del pH: sono dispositivi all’avanguardia che monitorano automaticamente il valore del pH e, se necessario, regolano in autonomia il dosaggio del pH liquido. Sono inoltre dotati di un meccanismo di sicurezza, prevenendo ogni rischio di sovradosaggio del correttore di pH per un equilibrio dell’acqua ottimale.
Come regolare il pH della piscina
Una volta misurato il pH della piscina, in caso risultino parametri troppo bassi o troppo alti, è possibile regolare i livelli del pH utilizzando specifici prodotti chimici. Se l’obiettivo è alzare il pH della piscina è necessario aggiungere un prodotto alcalino, come il bicarbonato o il carbonato di sodio, mentre se è necessario abbassare il pH della piscina, basterà aggiungere un prodotto acido come l’acido cloridrico o il bisolfato di sodio.
Una volta aggiunti i prodotti chimici alcalinizzanti o acidificanti, a seconda dell’esigenza, è importante lasciare che il prodotto si mescoli bene all’acqua per circa un paio d’ore. Dopodiché è opportuno eseguire nuovamente il controllo del pH ed eventualmente ripetere il processo di regolazione.
La frequenza del controllo del pH della piscina
Per mantenere il pH stabile, è consigliabile misurare il livello del pH almeno due volte a settimana durante la stagione di utilizzo intensivo. In caso di piogge intense o dopo un uso prolungato della piscina, è opportuno effettuare un ulteriore controllo.
Il monitoraggio frequente del pH è quindi un’operazione fondamentale nell’ambito di una corretta manutenzione della piscina. L’equilibrio dell’acqua è infatti molto delicato e ci sono diversi fattori che concorrono a modificare i livelli di pH, in particolare nelle piscine esterne.
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