Possedere una piscina nella propria abitazione costituisce un grande comfort ma, affinché si possa godere al massimo di tale beneficio, è importante prendersene cura quotidianamente. Le attività di manutenzione da svolgere periodicamente sono diverse e tra queste non bisogna mai tralasciare la cura del sistema di ricircolo della vasca. Dunque, concretamente, a che cosa serve il ricircolo dell’acqua in una piscina e perché è importante effettuarlo ogni giorno?
Si tratta di una componente cruciale per assicurare la corretta igiene dell’acqua e per garantire la salvaguardia dell’intera struttura. Ciascuna vasca, indipendentemente dalla sua grandezza e dalle sue specifiche, ha un proprio sistema di ricircolo e di filtrazione e a questo spetta uno dei compiti più importanti. Quest’ultimo, quando funziona correttamente, consente a tutti i bagnanti di usufruire di una vasca sempre pulita, igienizzata, priva di microrganismi invisibili e di impurità di qualsiasi genere.
Tempi di ricircolo dell’acqua della piscina
Il sistema di ricircolo rappresenta una componente imprescindibile di tutte le vasche. Il suo compito è essenzialmente quello di regolare i flussi di acqua in entrata e in uscita dalla piscina, così da garantire un livello di purezza sempre elevato e un’igiene adeguata. Emerge, dunque, quanto la cura di tale componente sia funzionale al buon andamento della vasca, sia che si tratti di una piccola struttura privata, sia che la piscina serva a offrire un servizio pubblico a un gran numero di persone.
Tecnicamente, il tempo necessario per una pulizia adeguata dell’acqua dipende dal volume della vasca e dalla tipologia di sistema di filtraggio installato. Inoltre, per poter garantire un risultato ottimale, l’intero processo deve essere programmato con cadenza giornaliera. Attualmente sono disponibili diverse opzioni in mercato e ciascuno può scegliere il sistema di depurazione più adatto alle proprie esigenze e al proprio budget. Inoltre, per un’acqua sempre cristallina e per prevenire la presenza di alghe o la nascita di ulteriori microrganismi, è importante utilizzare appositi prodotti chimici, compatibili con il proprio sistema di filtraggio e con la vasca scelta.
In generale, un processo di ricircolo più veloce è sinonimo di una maggior precisione. Dunque, quando si utilizza un sistema veloce e potente, il risultato è una qualità dell’acqua ideale. L’intero volume deve avere il tempo di attraversare più volte il sistema di ricircolo, così da far depositare sul fondo dell’acqua tutte le particelle esterne e da eliminarle in via definitiva. Infatti, quando il ricircolo avviene velocemente significa che si è scelta una pompa di filtraggio di alta qualità e con una grande potenza. Ma, se si preferisce mantenere le spese più basse e si può dedicare all’operazione una finestra temporale più ampia, si possono scegliere altre alternative, sempre considerando le tempistiche più lunghe e il rischio di una minore qualità del filtraggio.
Il range di tempo per concludere il ricircolo dell’acqua va dalle 6 alle 12 ore. In tal senso, i parametri da considerare per calcolare con precisione la velocità e il tasso di ricambio dell’acqua sono:
- la dimensione della vasca: il volume della piscina è un criterio fondamentale per il calcolo della portata. Sapere quanti metri cubi di acqua sono contenuti all’interno della struttura consente di stimare con esattezza il tempo necessario per avere dell’acqua pura e limpida;
- la tipologia di sistema filtrante: esistono differenti alternative, dalla pompa per piscina, ai diversi tipi di skimmer e ancora al bordo a sfioro. Ciascuna ha una personale potenza e velocità, in grado di condizionare il risultato finale.
Quanto tempo serve per il ricircolo completo dell’acqua della piscina?
Quando si parla di tempo per il ricircolo completo dell’acqua ci si riferisce al periodo necessario affinché l’intero volume di acqua contenuto nella vasca passi attraverso l’impianto di filtraggio. Si parla, dunque, della pulizia completa della vasca. Con riferimento alle piscine private, esistono dei parametri imposti dalla normativa UNI (Ente Nazionale Italiano di Unificazione), finalizzati alla definizione delle indicazioni tecniche per la costruzione e la manutenzione della vasca.
Con un particolare focus sul tempo di ricircolo, tale norma definisce un tempo di 6 ore, affinché l’intera massa di acqua possa attraversare il filtro e depurarsi. Si tratta di un periodo definito in modo indicativo e non rigido. Infatti, potrebbe allungarsi quando si sceglie un sistema di filtraggio con una bassa velocità e potenza. Dunque, tale parametro rappresenta solo un valore minimo che, nel caso di piscine molto grandi, viene ampiamente superato anche utilizzando un sistema molto potente.
Il ricircolo nelle piscine senza scarico: come funziona?
Lo scarico dell’acqua della piscina è sempre un tema controverso e discusso per tutti i possessori di una vasca. È importante, infatti, attenersi alla normativa in materia e rispettare tutti i vincoli paesaggistici e non, quando si deve scaricare l’acqua della propria vasca. Tale attività, dunque, è strettamente collegata al tema del ricircolo dell’acqua. Esistono in mercato delle vasche senza scarico, adatte a facilitare non solo l’attività di scarico, ma anche altri processi essenziali di manutenzione.
Non è un caso che oggi, sempre più spesso, si opti per una vasca senza scarico. Tale scelta si accompagna con numerosi e rilevanti vantaggi:
- la manutenzione tecnica di una vasca senza scarico è molto più semplice e veloce. Infatti, non è necessario affidarsi a tecnici e a persone specializzate, ma si può completare il processo in modo autonomo;
- i consumi di una piscina senza scarico sono ridotti, perché tutte le attività di controlavaggio e risciacquo possono essere portate a termine con maggiore facilità. Si ha, dunque, un risparmio non solo nei costi di manutenzione per l’acquisto di prodotti chimici, ma anche nel riscaldamento dell’acqua;
- un impianto così semplice consente anche di iniziare attività di ristrutturazione a costi più bassi e in modo agevolato;
- infine, si riduce notevolmente il rischio di perdite e di danneggiamento dell’area circostante.
Il ricircolo dell’acqua di una piscina senza scarico, così come negli altri casi, richiede delle accortezze. Il ricircolo avviene attraverso azione di contro lavaggio e di risciacquo. Il fine è sempre il medesimo: ottenere una qualità dell’acqua perfetta, priva di particelle visibili e invisibili e adatta ad accogliere i bagnanti in tutta sicurezza. Anche in tal caso, per migliorare il risultato finale e per monitorare costantemente lo stato dell’acqua, è possibile utilizzare prodotti chimici. Questi sono consigliati soprattutto quando si vuole prevenire la formazione di alghe e di muffe e nel caso in cui la vasca sia adibita all’uso continuo di molti individui.