La presenza di una piscina privata non solo può aumentare notevolmente il valore dell’immobile, ma offre anche un angolo dedicato al relax e al divertimento. Grazie alle recenti normative, è possibile usufruire del bonus piscine 2023, che prevede agevolazioni fiscali e detrazioni per la costruzione della piscina. Tuttavia, le regole riguardanti questi benefici sono numerose e complesse. Ecco, quindi, una breve guida che ti aiuterà a comprendere meglio i dettagli della normativa e a scoprire i bonus disponibili per il 2023, i costi che è possibile detrarre e le similarità e le differenze rispetto ai bonus degli anni precedenti.
Bonus piscina: detrazione fiscale
Dal 2021 al 2023 il governo ha previsto diverse agevolazioni fiscali per tutti coloro che desiderano iniziare dei lavori di ristrutturazione per modernizzare la propria piscina. È importante specificare fin da subito che le agevolazioni riguardano esclusivamente la ristrutturazione di piscine esistenti e che, al momento, non sono previsti bonus per piscine nuove.
Il bonus piscine prevede che, per alcuni interventi volti al miglioramento estetico e funzionale della vasca, è possibile accedere a una detrazione IRPEF del 50%. Le spese che si possono detrarre comprendono:
- i costi inerenti all’esecuzione dei lavori di ristrutturazione;
- imposte, ovvero l’imposta sul valore aggiunto, l’imposta di bollo e sulle concessioni;
- spese per la regolazione degli impianti elettrici e d'illuminazione;
- spese per sopralluoghi e perizie professionali;
- spese di progettazione dell’impianto.
Infine, il bonus piscine 2023 consente di detrarre le spese effettuate per le prestazioni professionali necessarie per il tipo di intervento svolto.
Come funziona il bonus piscina?
Il tetto massimo di spesa per accedere alla detrazione fiscale per i lavori di ristrutturazione delle piscine è di 96.000 euro (IVA inclusa). La detrazione è ripartita in dieci quote annuali dello stesso importo e non si può cumulare con altre agevolazioni fiscali.
In alternativa al metodo della detrazione fiscale, fino al 2022 era possibile richiedere uno sconto in fattura del 50%. Dal 2023, tuttavia, non è più possibile ottenere una cessione del credito o lo sconto in fattura, ed è possibile usufruire del bonus unicamente tramite detrazione fiscale. Inoltre, da quest’anno gli interventi di costruzione o ristrutturazione delle piscine non sono più compresi nell’Ecobonus, che consentiva di accedere a detrazioni fiscali dal 50% al 65%.
Ma quali sono gli interventi di ristrutturazione per cui si può usufruire della detrazione fiscale? Si tratta di tutti i lavori tesi a una miglioria dell’impianto esistente, classificabili in tre categorie principali:
- ristrutturazione impiantistica: questa categoria racchiude tutti i lavori sugli impianti di funzionamento della vasca;
- ristrutturazione estetica: si tratta di tutti quegli interventi finalizzati a migliorare ed abbellire l’impianto. Dunque, tale tipologia di interventi rientra in quelli non necessari dal punto di vista pratico, ma utili a migliorare il comfort e l’estetica della vasca;
- ristrutturazione funzionale: questi tipi di lavori mirano ad aumentare la funzionalità della piscina. Si tratta degli interventi per migliorare il sistema di controllo della temperatura, ma anche mirati all’installazione di sistemi di disinfezione migliori e più adatti a garantire un buon livello di qualità dell’acqua.
Per un maggior livello di chiarezza, si elencano alcuni esempi che riportano gli interventi più comuni che consentono di accedere al bonus piscine 2023:
- rifacimento degli impianti di filtrazione e circolazione dell’acqua;
- riparazione e rinforzo della struttura;
- sostituzione del bordo;
- rialzo del fondo;
- realizzazione dell’impianto di illuminazione;
- rivestimento interno;
- installazione o ristrutturazione degli impianti di riscaldamento;
- rinnovamento del solarium e della pavimentazione;
- installazione di alcuni accessori, come l’idromassaggio o gli strumenti per il nuoto controcorrente.
Come richiedere il bonus piscina 2023?
Il bonus piscine 2023 comporta una vantaggiosa agevolazione fiscale per chi deve sostenere dei lavori di ristrutturazione di immobili, ma anche di piscine. Per poter usufruire di tali vantaggi è importante rispettare tutti i requisiti individuati dalla normativa. Tali requisiti sono stati categorizzati come segue:
- tipo di lavori: la detrazione fiscale è prevista solo per i lavori di ristrutturazione delle piscine e non per la realizzazione di nuove costruzioni;
- beneficiari: può beneficiare del bonus non solo il titolare dell’immobile, ma anche i locatori e chiunque possegga diritti reali sull’immobile per cui si richiede l’agevolazione;
- tipo di abitazione: se sulle unità abitative possono essere realizzati molti tipi di interventi, negli spazi condominiali si ammettono solo rinforzi e riparazioni delle strutture già esistenti, che non ne modifichino le caratteristiche strutturali.
Se il soggetto risulta essere idoneo in base a tali requisiti, può beneficiare della detrazione fiscale nella forma di rimborso fiscale IRPEF. Per accedere al bonus è obbligatorio pagare tramite bonifico bancario in cui devono essere indicati la causale, il codice fiscale del beneficiario e il riferimento della norma. Richiedere il bonus piscina 2023 è molto semplice: basta conservare la documentazione fiscale relativa a tutti i lavori effettuati per includerla nella dichiarazione dei redditi.
Quanto è l’IVA sulle piscine?
In generale, l’aliquota Iva per la costruzione di una piscina privata è fissata al 22%, dal momento che non si tratta di un bene di prima necessità. Nonostante questo, esistono delle circostanze nelle quali chi possiede una piscina privata può usufruire di agevolazioni fiscali. Infatti, coloro che realizzano una vasca contestualmente alla costruzione della loro prima casa possono beneficiare dell’IVA agevolata al 4%, fatta eccezione per le abitazioni di lusso. In tal caso, tuttavia, è necessario che si tratti di un privato e non di un’organizzazione.
Coloro che acquistano una piscina in un tempo diverso da quello della costruzione della casa o che installano una vasca in un'abitazione diversa dalla prima, possono usufruire dell'agevolazione IVA del 10%. Qualora il proprietario di un’abitazione di lusso volesse installare una piscina, indipendentemente che si tratti dell’abitazione principale, sarà tenuto a pagare l’IVA ordinaria al 22%.
Bonus copertura piscina
I lavori ammessi dalla normativa sul bonus piscina 2023 possono comprendere l’installazione di coperture per piscine nell’ambito dei lavori di ristrutturazione finalizzati all’abbellimento estetico e le migliorie funzionali della vasca. Le coperture per piscina, infatti, oltre ad essere degli elementi molto utili per la protezione, l’isolamento termico e la pulizia della piscina, rappresentano anche un abbellimento generale dello spazio outdoor.
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